Berlino, antitesi di storia e modernità, patriottismo e multiculturalità, tradizione e innovazione. Una capitale bellissima, interessante e a parer mio, da vedere solo una volta in quattro giorni.
Mi sono conquistata espressioni di sgomento e di incredulità ogni qual volta avessi ammesso che a me, Berlino non è piaciuta, forse perché mi aspettavo altro, forse perché ho sentito molto il peso di un passato storico difficile o forse perché preferisco località diverse, di mare, di gente calda e meno quadrata. In ogni caso, mi ha fatto piacere conoscere Berlino, un po' come quando si conosce qualcuno ma non ci si scambia i numeri di telefono a fine serata.
Ho preso casa nel quartiere di Treptow, nella zona ex sovietica, un quartiere verdissimo, con un grande parco e strade non molto affollate, vicino all'alternativo quartiere di Kreuzberg ma molto più economico. Spostarsi è facilissimo, bus, U-bahn (metropolitana sopraelevata) e S-bahn (metropolitana sotterranea) sono efficientissimi e ci sono taxi sempre e ovunque.
La prima tappa turistica è di solito Alexanderplatz, la piazza centrale della zona est, circondata da alti e imponenti edifici come il Fernsehturm (la torre della televisione), l'orologio degli orari di tutto il mondo e la fontana dell'amicizia tra i popoli, mantenendo così il suo antico aspetto socialista.
A partire da Dicembre fino a dopo l'Epifania, la piazza si riempie di mercatini che vendono leccornie e cibi locali (stinco di maiale con patate, kartoffelpuffer, gluten wine), creando un'atmosfera tipicamente natalizia e tradizionale.
Da Alexanderplatz è facile raggiungere il Rotes Rathaus, il bellissimo e altissimo municipio rosso della città situato sulla Rathausstrasse, nel quartiere Mitte, sede del sindaco e del governo urbano.
Allo stesso modo, non è difficile arrivare a Gendarmenmarkt, a piedi dista una ventina di minuti attraversando il fiume in direzione ovest. Questa piazza in stile rinascimentale italiano ospita una bellissima sala concerti, e due chiese gemelle: il Duomo tedesco e quello francese.
Se il tempo permette, si può raggiungere la cupola di vetro del Reichstag in Platz der Republik e da lassù ammirare la vista su tutta la città. Con le giuste condizioni meteorologiche, si può scegliere di fare una lunga passeggiata dalla Porta di Brandeburgo, il simbolo della città, percorrendo gli Unter der Linden, un grande viale ricco di palazzi, monumenti e negozi, tra cui il Memoriale dell'Olocausto, la Biblioteca Nazionale e il Fronprinzenpalace, un monumento alle vittime del fascismo e del militarismo.
La visita ai monumenti e ai resti di guerra e del periodo in cui la Germania era divisa in due sono praticamente ovunque a Berlino, i punti di notevole interesse e di concentrato turismo di massa sono comunque due: il Checkpoint Charlie e i resti del muro. Il Checkpoint Charlie, a mio avviso ben poco interessante e anche di cattivo gusto, era il punto di passaggio tra la zona americana e quella sovietica. Si trova su Friedrichstrasse, all'incrocio con Zimmerstrasse e in caso ci si voglia deprimere ancora un altro po', sempre qui c'è il Museo del Muro, dove poter rivivere la storia dell'olocausto. Chissà perché, ma è molto semplice immaginare quante vite siano state interrotte proprio in questo angolo.
Impossibile non visitare i resti della barriera di protezione antifascista, del simbolo della cortina di ferro, di quello che oggi chiamiamo solo "Muro" per rendere questi resti meno tragici e farci selfie davanti ai murales dipinti sulla "striscia della morte". Oggi restano solo pochi punti del lunghissimo muro originale, che furono lasciati in piedi come monumenti, quello più famoso e turistico si trova sulla riva dello Spree, vicino l'East Side Gallery, ed è anche la sezione più lunga di blocchi di cemento dipinti (circa un chilometro). Un altro pezzo più corto si trova, invece, vicino Potsdamerplatz, lungo circa ottanta metri e un altro a nord, su Bernauerstrasse, trasformato in memoriale nel 1999.
La maggior parte dei blocchi di cemento sono stati dipinti, spesso da grandi artisti come Keith Haring e restaurati in conseguenza ad atti di vandalismo (scritte sulle pareti del tutto insensate e tentativi riusciti e non di rubare pezzi del muro).
Il bus n.100 è un autobus di linea urbana ma passa per i maggiori punti attrattivi della città, prendendo questo bus è facile visitare i principali luoghi turistici per esempio durante una giornata di pioggia o di neve: http://www.visitberlin.de/it/articolo/girare-la-citta-col-bus-100
La vita notturna è principalmente concentrata in altre due zone oltre la solita Kreuzberg: Prenzlauer Berg, un quartiere alla moda, le cui strade, d'estate, si riempiono di tavolini di bar e ristoranti e si anima di giovani studenti, yuppies e turisti che passeggiano e Tempelhof-Schöneberg, un nuovo distretto che unisce due zone precedenti nelle quali divertirsi e fare del pub crawl tutte le sere.
Tra Kreuzberg e Frederichshain c'è il super famoso Panorama Bar o Berghain, nel quale si entra solo su consigli di grandi esperti in materia, probabilmente laureati in tossicologia o altro a me sconosciuto: http://www.ilmitte.com/come-entrare-al-berghain-di-berlino-i-consigli-dellesperto/
Per chi ama lo shopping e non può rinunciare ai centri commerciali neanche in vacanza, le Galeries LaFayette su trovano su Friederichstrasse e il centro commerciale più grande d'Europa, il KaDeWe a Wittenberg Platz. Durante il periodo natalizio, è comunque d'obbligo visitare i mercatini di Natale in quasi tutte le piazze del Mitte. Kurfürstendamm e Adenauerplatz, una grande via e una piazza centrali sono stracolme di boutiques, negozi e ristoranti.