ANDALUSIA ON THE ROAD


 
Andalucía no es donde acaba Europa. 
Es donde empieza.



E in effetti l'Andalusia non è altro che teatro della cultura mediterranea. Questa terra arida, vasta, colorata e vivace è l'espressione più alta del miscuglio di antiche religioni, persistenti culti e vive tradizioni che descrivono la bellezza che nasce dall'incontro di diverse culture.
La mia bussola tende sempre a sud, la mia mente viaggia tra le bellissime differenze che caratterizzano questa strana realtà, i miei sguardi vengono rapiti solo dagli arcobaleni delle auree di luoghi e persone particolari.
Per questo, per me, l'Andalusia è stata più di una discutibile vacanza di compleanno sotto la pioggia costante che mimetizzava lacrime. Dentro è stata un abbraccio fraterno, una spinta lieve verso l'alto, una vista dal punto panoramico più alto, non appena le nuvole sono andate via e il sole ridona splendore.
Una fotografia di muezzin che mangiano churros in un bar per turisti.

SIVIGLIA

Atterraggio puntuale di Ryanair, freddo e pioggia a darmi il benvenuto. Direzione centro storico, camera AirB&B per lasciare l'inseparabile zaino, mappa della città, qualche consiglio e si parte a piedi versoil terzo centro storico più grande d'Europa.
In aeroporto, volendo fittare una macchina i costi sono elevati e i requisiti abbastanza scomodi: bisogna presentare una carta di credito nominativa (ovvero con sopra la firma e il nome del proprietario) e dare una caparra pari quasi al costo dell'affitto dell'auto per quattro giorni. In media il costo per quattro giorni di una piccola utilitaria da prendere a Siviglia e lasciare a Malaga era di circa 300€. In blablacar ogni spostamento mi è costato in media 14€.
Siviglia ti accoglie spiegandoti bene già da principio la situazione poitico-gografica di questa zona: camminando verso il fiume, attraverso vicoli e strade più o meno grandi, si passa davanti a tante, tantissime saracinesche con la scritta "se alquila" o "se vende" ed è impressionante il numero di gente, giovane e adulta che combattono una crisi abbastanza acuta a suon di passeggiate interminabili, bevute di birra a meno di un euro e siesta pomeridiana. 

L'impressione che mi ha dato l'Andalusia è simile a quella che mi ha gentilmente regalato una anziana madre di famiglia delle campagne brindisine quando, alla mia richiesta di visitare il suo antichissimo trullo mi ha risposto: "Signorina e che ci sta da visitare, è SOLO un trullo con qualche mobile, io qua dentro ci ho cresciuto nove figli e due gatti e per me questi quattro mattoni sono stati, sono e saranno sempre la mia casa. E se vuole può dormire là sopra nella soffitta (per far dormire i figli avevano costruito un ripiano tra i muri circolari e la cupola alla quale accedere da una scala a pioli) o sul divano e può stare qui quanto vuole, io mica le chiedo di pagarmi, solo, per favore, non mi metta la musica alta che mi fa' male la testa tutto il giorno con questo caldo."
Avrei voluto accettare la proposta della bellissima signora in scialle e ciabatte ortopediche, ma ho declinato nonostante fossi sicura che non l'avrei mai più rivista e che molto probabilmente quel trullo sarebbe diventato un b&b di lusso e che quella storia forse sarebbe restata nel'intercapedine di quei muri di chianca bianca. 

Oggi piccola alcova ha i propri segreti, ogni luogo conserva qualcosa del passato di chi ci ha vissuto davvero e Siviglia, in rappresentanza dell'intera regione conserva i segreti mori e li distingue da quelli spagnoli ben distintamente. Visitando la Cattedrale (la terza per estensione più grande al mondo dopo San Pietro a Roma e Saint Paul a Londra) si ha l'impressione che la sua origine sia gotica, ma tutto attorno suggerisce che ben trecento anni prima, quella lì, in altra forma, fosse una moschea araba. La Giralda, il campanile, è accessibile attraverso delle rampe, che a differenza dei gradini, permettevano ai muezzin di salire a cavallo per le loro funzioni. Le strade e le viuzze del centro storico fanno letteralmente perdere la bussola, non si è mai sicuri in Andalusia se si sia in Spagna o in Marocco. E questo, a me, personalmente, eccita da pazzi.
Eccoli, los Reales Alcazares, le fortezze reali, un gruppo di palazzi e giardini originariamente mori e poi modificati, ampliati e arricchiti dai vari monarchi. Belli, così come ce li si aspetta: colorati, regali, indimenticabili.
In zona Hercules suggerisco il bar Habanilla, dove musica live e centinaia di locali rendono ogni notte una notte di festa (sarà anche per i costi della birra: una piccola e una grande 3.60). Nella stessa zona, il ristorante Duo Tapas è considerato uno dei migliori per rapporto qualità-prezzo, le tapas abbondanti e buonissime hanno un costo che varia dai 3 ai 4 euro (https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g187443-d2067276-Reviews-Duo_Tapas-Seville_Province_of_Seville_Andalucia.html).

CORDOVA

Viaggio in blablacar con una coppia simpatica e gentilissima, fanculo a chi non si fida degli sconosciuti, lo siamo tutti. Avendo l'airbnb non in zona centrale, ho subito pensato che non sarebbe stata bella quanto la città precedente. Avrei capito all'arrivo in aeroporto a fine vacanza che un pensiero del genere, in Andalusia è completamente sbagliato, è difficile dire quale sia stata la città più bella o interessante, è un continuo scoprire sfaccettature tradizionali e moderne uniche.
Una lunga camminata lungo Avenguida de America e poi direzione Guadalquivir, il fiume del poligono, dei parchi e del percorso storico. Per arrivarci da Av. de America si passa per un templio romano di cui restano solo delle suggestive colonne bianche circondate da bassi palazzi colorati e pieni di fiori ai loro balconi, l'Alcazar de los Reyes Católicos, un palazzo-fortezza del XIV secolo costruito sulle rovine di un antico palazzo arabo, la Judería ovvero l'antico quartiere ebraico nel quale tipiche case andaluse, palazzi religiosi (come la Sinagoga che sfortunatamente ha degi orari abbastanza rigidi) e monumenti storici lasciano il colpo d'occhio alla Calle de las Flores, una via piena di gerani e fiori coloratissimi, e la mezquita o Grande Moschea, di espressione arabo-islamica, gotica e rinascimentale.
Vicino il tempio romano consiglio il ristorante Taberna Salinas, le portate sono buonissime e l'atmosfera è davvero unica: http://tabernasalinas.com/.
Fortunatamente, per compensare l'orribile tempo piovoso e freddo di metà maggio (si, incredibile ma vero..) in quel mese c'è la Feria del patio, una celebrazione di fiori e piante che i proprietari delle case del centro espongono per competere e vincere una targa pregiata.
Insomma, all'arrivo sul fiume e al ponte romano, sembra di aver attraversato luoghi ed ere lontane, antiche ma ancora vivissime qui, dove tutto racconta che gente stupida in altre terre combatte come un branco cani rabbiosi contro una altra gente di razza o di religione diversa. Qui, la razza e la religione non sono neanche parole da pronunciare. Ognuno è felice di essere ciò che desidera.

GRANADA

Anche ora, che è piena estate e che le cicale mi rassicurano di essere ancora al sud, al solo pensiero della parola Granada mi vengono i brividi e in mente tutti i suoni del Albaicín, il quartiere prettamente notturno in cui vicoli stretti e pieni di negozi tradizionali arabi accompagnano ad un indimenticabile belvedere.
Avere una stanza ai piedi di questo quartiere ha reso il soggiorno uno spettacolo in prima fila. 
Arrivata in blablacar per soli 8€ e un'ora e mezza di strada che irrompe una natura fatta di campagne, terreni agricoli e vecchie ville contadine, Granada concede il suo benvenuto moderno nel il Realejo San-Matias, il quartiere centrale, che accosta negozi, un piccolo parco sul fiume e la Cattedrale all'impazienza di spostarsi ad est, verso la Alhambra.
E l'Alhambra è Granada ed è l'espressione più alta di tutta l'Andalusia. 
Partiamo dalla consapevolezza che bisognerebbe prenotare un biglietto d'entrata con largo anticipo (in alta stagione addirittura sei mesi prima) e terminiamo col dire che essendo quella dell'ultimo minuto non ho prenotato nulla, ma esiste comunque un modo per evitare la fila e comprare un biglietto per lo meno per i palazzi e parte del Generalife (giardini, orti e terre di allevamenti e caccia): uno sportello di biglietteria alle spalle del negozio dei souvenir alla destra della biglietteria principale. Ora, questo complesso di Alcazaba, la residenza fortificata, il Quartiere degli artigiani del popolo nell'Alhambra alta e l'Alcazar, il palazzo reale, si estende per più di cento mila metri quadrati. E' un'immenso patrimonio UNESCO di cui è bene non sapere molto prima di entrarci per godere appieno delle emozioni che si provano ad ogni passo.

MÁLAGA 

Capoluogo di provincia, popolazione giovane e patrimonio vario: queste le tre caratteristiche della bella città natia di Pablo Picasso.

Finalmente il mare. Benchè l'acqua non sia cristallina e le spiagge non ricordino quelle dei Caraibi, l'impronta di questa città è più turistica rispetto alle precedenti, forse dato anche dalla forte presenza di studenti da tutta la Spagna, di ragazzi in Erasmus e di viaggiatori che non perdono nessuna stagione per calcare le sue strade. 
I motivi principali che spingono turisti e viaggiatori verso la Spagna includono la famosa movida, che in particolare qui è sempre viva, tutto l'anno, grazie anche a varie feste e celebrazioni come la Feria de Agosto e la Semana Santa.

Il fiume Guadalmedina spacca la città in due parti: ad est l'antica zona con il porto e ad ovest la zona più piccola ma moderna. Queste due parti sono unite dal Paseo de la Alameda, un viale che termina nel Parque, un polmone verde di palme, piante tropicali e fontane.Anche solo un viaggio in tram è una forte esperienza a Málaga: strade vive, murales di Obey, popolazione multiculturale e tradizionalità andalusa. Il piccolo centro è molto interessante, tra centinaia di bar, ristoranti, musei e attività turistiche. Districarsi sembra un po' snobbare questa realtà, ma in effetti dirigersi e scoprire il teatro romano e, al di sopra di questo, l'Alcazaba è il vero viaggio.
In questa splendida città consiglio di mangiare e spendere tanto a El Pimpi, in pieno centro, prenotando un tavolo un po' in anticipo per assicurarsi posto. Qui tutto, dalle tapas alle empanadas, alla carne e al pesce è di ottima qualità (https://www.elpimpi.com/en/).

 

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