GRECIA - ATENE, KEA, SYROS

Athína, mia amata Atene. L'immensa, densa, landa di nobile guerra. La prima democrazia, la culla della civiltà che oggi considerare occidentale è un'offesa alle sue radici.
A dispetto delle dimensioni incredibili, le attrazioni turistiche sono abbastanza concentrate, ma io ho preferito vivere Atene da vagabonda, più che da turista (come ovunque altro sia stata). Questo semplicemente perché avevo sentito dire che a prescindere dall'Atene dell'Acropoli e del bel Pireo notturno ci fosse tanto, ma tanto altro nascosto.

Il punto più bello dal quale visitare l'Acropoli, non è il cancello d'entrata e i 13€ regalati all'UNESCO o l'intrusione passando tra le sbarre del cancello d'entrata. E il momento giusto per visitarla non è assolutamente di giorno.

Una sera, passeggiando attorno all'Acropoli, per qualche motivo, seguendo sconosciuti a passeggio, sono arrivata sui tetti di alcune case sottostanti la collina del Partenone e salendo scale di dimore private, si arriva sui tetti di queste case, dove qualche gruppo di locali, a voce moderata beve una birra portata con sé, si fuma una sigaretta in compagnia e ammira l'Acropoli (nella quale, da qui, non è difficile entrarvi dalla sottile rete con buchi giganteschi) e la magnificenza notturna di tutta la città attorno.
Atene
Ogni volta che racconto di Atene, racconto sempre di queste due ore di sgomento, non voglio dimenticarmele mai, è stato davvero sconcertante. Da brividi. L'Acropoli va vista dal basso di Atene, Atene va vista dall'alto dell'Acropoli.
In ogni caso, per chi voglia ammirare l'Acropoli in modo convenzionale, si preparino gli italiani: "abituati" a Pompei, Agrigento e Roma, la maggior parte di coloro i quali ci sono stati ritengono che Atene sia una vera e propria delusione. Io sono di parte, per me è la capitale più bella d'Europa.
Comunque, il giro nell'Acropoli bassa prosegue attraverso due teatri e la Peripatetica (le mura), attraversando il Museo dell'Acropoli (costo del biglietto incluso in quello d'entrata) e il magnifico Tempio di Zeus di cui rimangono poche colonne da sotto le quali il panorama è mozzafiato.

In città, la piazza principale è Sintagma, famosa per le numerosi manifestazioni anche attuali e anche per il cambio delle guardie in minigonna e pantofole che sono di guardia davanti il Palazzo del Governo.
Da Sintagma si prosegue verso piazza Monastiraki, caotica come una pizza turca e colma di taverne e venditori ambulanti. Seguendo la folla si arriva a Plaka, una zona in salita, traboccante di negozi di souvenir, bar alla moda e taverne, turistica come il Panorama Bar, finta come Xintiandi ma allegra. 
Il punto più elevato della città, accerchiato dalla stessa è il Monte Licabetto, sulla vetta della quale c'è il monastero di San Giorgio e un ristorante. Il bello della collina è salirci con la funicolare che parte da Kolonaki dalla quale, ovviamente, ammirare l'immenso panorama. 
La sera, la notte e l'alba sono assolutamente da passare almeno una volta in zona Gazi, il quartiere che non dorme mai: un grandissimo spazio di trentamila metri quadrati che prende il suo nome dalla fabbrica che c'era prima nel quale, nel 1999, è stato fondato il più grande centro culturale della città, il Technopolis, facendo fiorire teatri, ristoranti, club e un cinema all'aperto. Gazi è il simbolo della rinascita urbana, è anche cuore pulsante della scena gay e nel quale si incontrano tutti i generi e gli stili di vita. Per arrivarci, dalla fermata della metro blu Keramikos, una scala mobile conduce direttamente alla piazza di Gazi.
Anche altre zone di Atene sono ideali per la vita notturna: Kolonaki, Exarchia, Kefalari e Bournazi. Ma il Pireo invita sempre ad una lunga passeggiata sul mare. Dormire al Pireo è sicuramente più economico che in città, ma dista 20 minuti dal centro in metropolitana. 

Ed è proprio dal Pireo che chiunque parte, prende un traghetto tra le 7 e le 8.30 di mattina. Maledizione!

Kea
Zaino in spalla, biglietto per il traghetto e Xamamina e via verso Kea,  una dolce isola campagnola, quasi sconosciuta al di fuori dei confini ellenici ma meta preferita dagli Ateniesi data la vicinanza tra Pireo e Lavrio.Kea ha ben poco da offrire a chi si aspetta spiagge caraibiche e divertimento sfrenato, è piuttosto un luogo genuino, costeggiata di baie e spiagge naturali e incontaminate, nascoste da valli verdi e resti di case e di monumenti qua e là. La vita mondana è concentrata a Vouraki e Korissa, località di bar, taverne, caffè e negozi tipicamente greci e che offrono quasi solo piatti tipici.
Qui, l'opzione alberghiera più comoda ed economica sono, chiaramente, i privati e le loro piccole case immerse nel verde o su un bel porticciolo come quello di Lavrio.

Syros
Dallo stesso porto partono ogni giorno rotte per varie isole tra cui la bella Syros, una delle meno note tra le Cicladi (scommetto che chiunque conosce Mykonos e Santorini ma solo in pochi sono stati a Syros). Essendo meno turistica di tante altre isole, Syros mostra il tipico fascino greco e la tradizionale vita quotidiana degli abitanti: è un'isola insolita, stranamente molto cattolica, basata sull'agricoltura,  l'allevamento e il settore tessile, la vita scorre tranquilla, le taverne hanno solo piatti tipici e non si preoccupano di essere perfetti per i turisti, quasi nessuno parla inglese, piche sono le attrazioni turistiche e bellissimi sono i percorsi incontaminati che portano al mare. Ermoupolis, il capoluogo, è ricca di costruzioni neoclassiche disposte ad Anfiteatro, il Teatro di Apollo (copia della Scala di Milano), le chiese di Agios Dimitrios, Tre Gerarchi e Agios Nikolaos e la stupenda cattedrale di San Giorgio.
I litorali delle coste sud e ovest sono reputati per avere le migliori spiagge come Galissas, Vari, la baia di Finikas e Gialos, popolari ma non affollate. E il tramonto, da qui, è un vero spettacolo
Per lo shopping e la vita notturna, il centro è Ermoupolis, nella quale si può inoltre affittare un'auto o uno scooter e spostarsi su altre isole.




 

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