TURCHIA - ISTANBUL


In bilico tra Est e Ovest, tra il tradizionale e l'innovazione, tra il canto dei Muezzin e la puzza di Mac Donald's. Una metropoli che sa di Oriente, odora di antichi popoli e religioni che hanno installato sulle rive del Bosforo tutto quello che la modernità cerca di portar via.

Per conoscere davvero Istanbul, visitare la Moschea Blu e Santa Sofia, le moschee più famose e belle della capitale. L'orario migliore per visitarle è il primo pomeriggio, per poi essere richiamati dal canto dei Muezzin, un canto profondamente religioso e molto intenso.
Gran Bazaar
Vicino queste due bellissime moschee, la Cisterna, la più grande cisterna sotterranea di Istanbul, fu scoperta e costruita da Giustiniano I nel XIX secolo e mostra ancora degli interessanti resti tra cui le colonne e i capitelli in stile Corinzio, Dorico e Ionico e sul fondo, scorre ancora abbastanza acqua da creare l'ambiente perfetto per numerosi pesci.
Camminando su Alemdar St., si raggiunge la stazione dei treni Sirkeci, dove il mercoledì, giovedì, venerdì e domenica si può assistere alla danza ipnotica dei Dervisci Rotanti (Mevlevi Sema Group), i monaci che tramite questa danza raggiungono l'estasi roteando su sé stessi per diversi minuti.
Da Sirkeci, camminando in direzione ovest si raggiunge il maestoso Topkapi, l'antico palazzo imperiale bizantino, poi palazzo del Sultano ottomano di Costantinopoli. La visita è assolutamente interessante, il palazzo e i resti di varie epoche susseguitesi nei secoli, sono in perfetto stato conservativo, il prezzo del biglietto d'entrata è 10€ (è chiuso il martedì) ed è tanto grande da ammaliare un turista per mezza giornata. Le cucine, i giardini, le stanze del Sultano e quelle delle sue mogli, e tesori imperiali e le strutture governative rimandano al periodo florido e ricco di Costantinopoli.

C'è chi è riuscito a trascorrere un'altra mezza giornata anche nel gigantesco Mercato delle Spezie, a mio parere stupendo ma estremamente turistico. Vale la pena farci un lungo giro tra venditori che ti tirano nei loro negozi offrendoti dell'ottimo thé, negozi di souvenir, di artigianato, bar e ristoranti stracolmi di gente. È la stessa sensazione, ma meno plastica, che si prova nel Fake Market di Pudong a Shanghai.
All'uscita del Gran Bazaar si nota un aspetto fondamentale della città: la disposizione delle attività commerciali urbane a zone. Ogni area è specializzata nella vendita di un tipo di prodotto, ovvero esiste l'area dove comprare abiti da sposa e da cerimonia (appunto quella fuori il Gran Bazaar), un altro quartiere di elettronica e materiali elettrici, e così via. 
Fish burger boat
Il centro della vita turistica, è anche e non solo, Istiklal e Taksim Square: Istiklal, frequentata da circa tre milioni di persone al giorno nei weekend, è una lunga via pedonale sulla quale trovare musei, scuole, locali, cinema e negozi, che parte dalla medievale piazza Galata e termina nella moderna piazza Taksim. Il cuore commerciale e turistico della nuova Istanbul, piazza Taksim è la sede di tante catene multinazionali (come ad esempio Burger King, Ritz-Carlton Hotel) ma è anche il luogo di tante manifestazioni popolati e di svariati eventi pubblici.
Da Taksim Square si può facilmente raggiungere il Parco Gezi, il parco urbano che il governo aveva progettato di distruggere nel 2013 per costruire un'area commerciale, progetto per il quale sono scoppiate numerose proteste e una guerra civile. Ho sempre chiesto a chiunque avesse visitato Parco Gezi, se secondo lui o lei fosse il caso di demolire questo spazio in vista di un ennesimo insensato centro commerciale e continuerò a farlo.
Al termine della lunga via che parte da Taksim Square (Tarlabasi Boulevard) si giunge a Tunel, il quartiere dei musicisti, nel quale si trova anche la Torre di Galata dalla quale ammirare la città.

Vista dalla sponda orientale
Uno dei punti più interessanti di Istanbul è sicuramente il molo del ponte Galata, sotto il quale scendere per gustare un fish burger o dal quale prendere un battello o una nave in partenza per la sponda asiatica.
La capitale è infatti divisa tra la parte occidentale (quella appena descritta) e la parte asiatica, quella che fa davvero capire perché Istanbul sia a metà tra Oriente ed Occidente e sia così bipolare da secoli. Le due sponde comunicano tra loro come due sorelle, ma di due religioni, tradizioni e storie di vita vicine ma diverse. Molto meno vivace della sponda opposta e lontana dal turismo di massa, ha, tra i suoi vicoli autentici e le sue strade dorate di Kadiköy le tradizioni del mondo orientale: banchi di frutta, ristoranti con tavolini all'aperto, caos visivo e anticaglie ovunque. L'imponente palazzo di Beylerbeyi, il palazzotti marmo che si nota all'arrivo sulla sponda orientale, è circondato da un giardino di erbe aromatiche dal quale ammirare la bellezza di tutta la Istanbul occidentale e dal quale palazzo, partono i quartieri asiatici, come quello di Üsküdar nel quale visitare numerose moschee (la più bella è la Iskele) e rilassarsi negli hammam.

A proposito di hammam, io ho passato tre indimenticabili ore nel Galatasaray Hammam, uno dei più antichi e tradizionali: http://www.galatasarayhamami.com/en/

Avendo preso una stanza in un ostello abbastanza dismesso ma in posizione strategica, il Sofa Hostel, a due passi dal Galatasaray Hamam e da Istiklal, la strada pedonale che porta a Taksim Square, muoversi in città non è stato problematico. Dormire al gelo con animali strani sulla testa sì.

Gli spostamenti in città, infatti, sono molto efficienti: i bus, soprattutto nelle zone centrali e turistiche passano molto spesso e per tutte le 24 ore. Altrettanto comodi e funzionali la metro (sotterranea e quella di superficie) e i tram, che non hanno nulla a che vedere con quelli italiani (moderni, comodi, completamente attrezzati per disabili e passano ogni cinque minuti). Non esistono abbonamenti, né giornalieri, né settimanali e non esiste una Istanbul Card, la classica carta sconti turistica che si trova in altre capitali ma, dal 2011, si può acquistare la Istanbulkart, una ricaricabile da utilizzare sui mezzi pubblici che permette di risparmiare sul costo del biglietto (una corsa costa circa 0.50€).





 

 

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