SVIZZERA IN INTERRAIL

L'InteRail Svizzera Pass offre una soluzione di viaggio comoda per chi ama viaggiare in treno su brevi e lunghe distanze. È stato anche, a mio parere, il modo migliore per visitare la Svizzera, piuttosto che in auto.
Il benvenuto in Svizzera mi è stato dato da Brig, ai piedi del Passo del Sempione, una piccola città alpina crocevia di comunicazioni tra Italia e Svizzera. La cittadina ha vari alberghetti e hotel e sulla via principale, Bahnhofstrasse, negozi e ristoranti caratteristici. È il castello Stockalper l'unica vera attrazione della città, che le conferisce uno stile barocco, contrastante le case patrizie del centro. Come in altre piccole città (Neuchatel, Interlaken, ecc.) è molto frequente trovare vicine stazioni sciistiche e bagni termali. Io, da gran medaglia d'oro in snowboard teorico e campionessa mondiale di cadute sul sedere, ho snobbato tutti gli impianti e ho scelto Wengen per sci(vol)are.

Da Brig, dopo un'ora e mezza su un treno comodissimo, riscaldato e funzionale, si arriva a Friburgo, bella città bilingue e divisa anche geograficamente: la baisse e la haute ville, la prima più moderna e vitale, la seconda costruita e mantenuta in stile medievale e in parte circondata da mura. Il fiume che attraversa la città e il Sarine e di sera, passeggiare lungo il fiume regala ai turisti un'aria sempre quasi natalizia. Tre sono i monumenti principali di Friburgo: la Cattedrale di San Nicola, l'Église des Cordeliers(chiesa francescana) e l'Église  des Augustins (chiesa degli agostani). Un po' noiosa, per quanto mi riguarda, e il giorno dopo sono di nuovo in treno.

Berna
Stavolta per raggiungere la capitale, Berna, affascinante e calda, a differenza del resto delle mete visitate. Sarà per il suo stampo medievale intatto o per la gente amichevole e cordiale, ma io la ricordo come la città dove, tra l'altro, ho passato una buona parte della notte Capodanno tra bar affollati di gente improbabile e un bunker adibito a locale reggae-dub. Il centro storico è stato incluso dall'UNESCO nel Patrimonio dell'Umanità, in quanto vi sono numerosi monumenti perfettamente conservati e di spettacolare interesse. Ad esempio la Zytglogge, la torre dell'orologio del XII secolo, simbolo della città, dall'aria un po' tozza ma semplice e che fu utile ad A. Einstein per formulare la sua teoria sulla relatività. Mentre lavorava all'ufficio brevetti di Berna, elaborò questa teoria durante uno spostamento in treno verso casa sua situata a Kramgasse 49. Oggi, la Casa di Einstein è un museo: il costo d'entrata è di 5€, sono disponibili tour guidati in italiano, ma gli orari variano in base a stagione e al giorno. (http://www.einstein-bern.ch/index.php?lang=en&show=start&subs=)


La Kramgasse è il simbolo del centro storico di Berna, antico luogo di vita urbana, oggi punto di ritrovo per giovani, amanti dello shopping e turisti in cerca di stradine da fotografare. È infatti caratterizzata da edifici in stile barocco e accerchiata da piccole strade e vie ricche di significati storici.
La Cattedrale di Berna (il Münster o la Cattedrale di Santi Paolo e Pietro), che caratterizza il panorama urbano con la sua guglia gotica, fu costruita nel XV secolo ma completata molto dopo, nel XIX, perciò al suo interno è ricco di richiami al passato e di decorazioni di vari stili antichi. Salire sulla torre è l'unico modo per ammirare Berna dall'alto, essendo questo il punto più alto della città. 
Anche il Palazzo del Parlamento merita una visita, seppure esterna: progettato da Hans Auer è la sede del Consiglio Nazionale, delle Camere (Alta e Bassa) e del Consiglio degli Stati, la reale particolarità architettonica e decorativa è la grande cupola interamente decorata con un vetro a mosaico.
Uno dei quartieri più alla moda di Berna, trasformatosi da quartiere artigianale e portuale in area di nuove tendenze è il Matte, centrale e ricco di locali tra cui anche il famoso Wasserwerk.

Neuchâtel
Solo cinquanta chilometri di distanza e la fiabesca Biel/Bienne è, come si evince già dal nome, a cavallo tra Svizzera francofona e Svizzera germanofona, vantando un carattere diverso e indefinito. Da visitare in città: il grande lago di Bienne, che innevato sembra parte di una fiaba illustrata di secoli fa e l'isola di San Pietro, il preservato centro storico medievale dove la chiesa gotica del XV secolo è perfettamente conservata e il Pavillon Felseck, un monumento del XIX secolo a forma di piccolo tempio romano che guarda la città dall'alto di una collina.

Biel/Bienne è situata nel Cantone Giura, nella Regione dei Tre Laghi, sui quali si affacciano altre due piccole città: Neuchâtel e Murten. Neuchâtel deve la ragione del suo interesse turistico al lago più esteso della Svizzera, il Lago di Neuchâtel e al suo castello medievale del XII secolo, oggi sede del governo cantonale. Anche qui, come a Biel/Bienne, l'atmosfera è silenziosa, pacifica e rilassante.

Una passeggiata ad Interlaken, tra i negozi di dolci e piccole strade tipiche e tradizionali, e la prossima tappa è la famosissima Wengen, nella quale si tiene il campionato mondiale di sci alpino (Trofeo del Lauberhorn). Di questo piccolo villaggio di circa mille anime residenti, ho personalmente solo visitato le piste da sci e, in conseguenza, il pronto soccorso. È un villaggio completamente pedonale e ubicato su un lato di una delle montagne della cordigliera alpina.

Interlaken
Lasciata Wengen e abbandonate le piccole città fiabesche, è tempo di qualcosa di più movimentato e meno medievale! Lucerna, la città più popolata della Svizzera centrale, si è adattata perfettamente alle continue e costanti richieste turistiche, ad oggi ha una decina di musei circa la storia, l'arte e la cultura non solo locale ma anche internazionale, ristoranti, bar e negozi per tutta la città. Svariati e diversissimi sono gli eventi che si susseguono durante tutto l'anno, dal Festival del Fumetto al Seenachtsfest (evento tradizionale pirotecnico di musica e stand sulle rive del lago). La vita notturna è molto attiva, sulla riva del lago ma anche sui battelli, i volantini di serate e concerti in programma sono ovunque e non è difficile divertirsi neanche per strade e piazze del centro. 

Sul finale del viaggio in InterRail, la città di porcellana di giorno e macabra di notte, Thun, con il suo possente castello e la torre difensiva che sovrasta il panorama urbano. Anche qui è molto interessante visitare il centro storico, fare una piccola crociera sul lago di Thun (che serve anche Interlaken) o visitare lo strano museo-attrazione Wocher-Panorama (http://www.kunstmuseumthun.ch/panorama/Panorama.html)




 

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